Regia: Kristen Bjorn
Interpreti: Antonio Rico, Angel Castaneda, Andres Duranza, Lucas Magalhaes, Jack Murphy, Domingo Montero, Hugo Peligro, Geoff Powell, Pietro Rosselli, Ivan Andros, Marcos Allende, Slava Petrovich, Diego Pastores, Lazaro Carrera, Martin Chavez, Christophe Blanc
Un altro tassello della cinematografia di quello che forse è il più osannato regista porno contemporaneo (almeno in ambito gay), ovvero quel marpione di Kristen Bjorn. Questo è, a detta di molti, uno dei suoi film più deboli, ed è sicuramente un prodotto di maniera e che non aggiunge molto ai cliché del Bjorn-style, ma credetemi offre 2 ore e mezza di sesso stellare! Con la sua consueta maestria e con la consueta fotografia curatissima Kristen Bjorn ci offre una scorpacciata di performers che sono delle vere macchine del sesso: muscolosi, insaziabili, instancabili, virili, bellissimi, e molti per di più versatili. Questi machi di varia etnia, ma per lo più latini (anche se il cover boy, il bellissimo Slava Petrovich, è naturalmente proveniente dall'est europeo), fanno sesso con una professionalità, e insieme con una sorta di naturalezza incredibili.
Le scene sono cinque, tutte splendidi esempi dell'irreale iperbolicità del porno di Bjorn. La trama non esiste, non ce n'è bisogno: il sesso è autoreferenziale, regge tutto su di sé, senza bisogno di pretesti. Cinque scene, tutte vagamente oniriche: un trio, un'orgia con sei partecipanti, altri due trii per finire con l'unica scena a due. La varietà di incastri e posizioni è grandissima e il numero dei cumshots è incredibile, come al solito.
Insomma, non avrà una gran profondità filosofica ed è pur sempre cinema commerciale, ma il marchio Kristen Bjorn è sempre garanzia di classe e qualità.
Un solo appunto: nonostante lui sia bellissimo, il pene a uncino di Marcos Allende non mi è proprio piaciuto.
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