Francia, 1984
Regia: Jean-Daniel Cadinot
Interpreti: Didier Hamel, Jean Louis Vaissieres, Luigi di Como, Gerard Mandrin, Patrick Seigneur, Pierre Bruisson, Jonathan Levy, Omar Salam, Jacques DeRives, Cristol Lighthouse, Gerard Nemour, Jean-Michel Senecal
Inizio le mie recensioni con un film di cui ho un ricordo piacevolissimo e nostalgico, dal momento che è stato il primo porno che abbia mai visto. E davvero non potevo scegliere di meglio, perchè è indubbiamente uno dei capolavori indiscussi del genere. Quando si pensa al porno l'immagine che ci si dipinge in testa è quasi sempre la stessa: scene di sesso incollate una all'altra, riprese semiamatoriali, recitazione e trama inesistente. Questo film mi ha fatto capire che anche il porno poteva ambire ad un posto legittimo nella storia del cinema, che anche il porno poteva elevarsi a ARTE.
Il regista è il famigerato Jean-Daniel Cadinot, famoso appunto per il suo approccio decisamente anticonvenzionale al genere. La sua è una sorta di pornografia d'autore, sempre molto curata dal punto di vista visivo e che non disdegna di raccontare storie e di proporre contenuti, anche duri, con una raffinatezza e una leggerezza ineguagliabili.
Les minets sauvages è uno dei suoi film più famosi, e ci mostra la vita di un gruppo di ragazzi in un riformatorio fuori Parigi. Già la location è fantastica, una villa neogotica circondata da un ampio parco che potrebbe rappresentare un'illusione di libertà contraddetta dal claustrofobico dormitorio, dove si consuma la prima, traumatica, violenza sessuale subita da un tenero ragazzo appena arrivato. Nel riformatorio la sottomissione e la tenerezza, la violenza e l'amore si intrecciano inestricabilmente. Questi bellissimi giovani fanno sesso, tanto sesso, con una naturalezza e una passione tale da farci dimenticare il loro essere pornoattori. Questa è una caratteristica importante del cinema di Cadinot. Non sembra importante la prestazione, ma il piacere. In questo film non troverete mai cum-shots forzati e attori che fanno sesso come pezzi di legno.
Naturalmente l'enfasi è tutta sul sesso. Perchè il cinema di Cadinot è sì pornografia d'autore, ma è pur sempre pornografia. La diversità sta tutta nell'atmosfera che riesce a creare. Les minets sauvages è un film molto eccitante, il sesso è grandioso e le scene hard si susseguono mostrandoci orge, stupri, sesso orale, anale, all'aperto e all'interno, fatto con tenerezza o con foga bestiale. Gli attori sono bellissimi, giovanissimi, un piacere per gli occhi vederli perdere i vestiti. Oltre a questo, Les minets sauvages ci dona un piacere estetico che difficilmente si trova nel porno. Il cinefilo si trova ad analizzare le inquadrature, ad apprezzare i chiaroscuri.
Guardate Les minets sauvages. Guardatelo se vi piace il porno e guardatelo se vi piace il buon cinema. Guardatelo se siete gay e guardatelo anche se siete etero. Vi basta solo allargare la mente. E non ragionare per cliché.
venerdì 4 gennaio 2008
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