Brasile, 2005
Regia: Nelson DeOliveira
Interpreti: Bruno, Bryan, Carlos, Eric, Guilherme, Nilton, Rodrigo, Thiago
Ecco qua un prodotto della Belo Amigo Video, una casa di produzione brasiliana specializzata appunto in ragazzi brasiliani per soddisfare le esigenze di coloro che il porno lo preferiscono "etnico". Primo di una serie di tre dedicata al calcetto indoor, parallela ad un'altra, Futebol, focalizzata invece sul calcio aoutdoor. Dunque pane per i denti degli amanti dei twinks latini muscolosetti e dei feticisti dello sport.
Il film si compone di quattro lunghe scene di sesso. Scene di una partita a calcetto all'inizio e alla fine offrono una sorta di cornice e un pretesto di ambientazione. Si tratta infatti del solito pornazzo trito e ritrito: lunghe scene di sesso giustapposte l'una all'altra, aperte da qualche battuta di dialogo piuttosto incredibile.
Nella prima due tizi ci danno dentro in uno spogliatoio (uno dei due è biondo con i capelli molto lunghi.... adoro i ragazzi con i capelli lunghi), nella seconda altri due ci danno dentro in una cameretta, nella terza un trio si dà da fare proprio sul campo da calcetto, nell'ultima due ragazzi (i due più belli, secondo la mia opinione) scopano in camera da letto.
Inutile dire che ogni accenno di regia è inesistente e che, per quanto riguarda gli aspetti della produzione e delle riprese, si tratta di un prodotto moooolto amatoriale.... ma dopotutto questo era quello che ci si aspettava. Davvero ridicoli i tentativi di recitazione degli attori, soprattutto nella terza scena in cui uno dei calciatori si fa male tirando un rigore (veramente imbarazzante), e poi naturalmente il pronto intervento dei compagni con vari massaggi andrà a finire come ci aspettiamo.
Una cosa che a mio parere è buona è la versatilità di quasi tutti i performers.
Per finire, se vi piacciono i porno un po' amatoriali, in cui gli attori non diano l'impressione di essere professionisti del sesso, se vi piacciono i porno a tematica sportiva, se vi piacciono i twink brasiliani.... allora potete darci un'occhiata....e farvici tranquillamente una sega sopra.
martedì 8 gennaio 2008
sabato 5 gennaio 2008
Sacré collège!
Francia, 1983
Regia: Jean-Daniel Cadinot
Interpreti: Guy Bourgeois, Samson Carry, Alexandre del Faro, Arnaud Monastier, Terry Lange, Laurent Girard, Borys Brunof, Frédéric Christopher, Mike Lee
Eccomi di nuovo a scrivere di Cadinot, del suo porno particolarissimo e inconfondibile. Sacré collège! offre tutti i consueti marchi di fabbrica dell'autore: ragazzi giovanissimi, sesso a volontà ora violento ora tenero, fotografia curata e belle ambientazioni.
Non è all'altezza di Les minets sauvages, di cui ho già parlato, ma è comunque un ottimo esempio di come si possa fare del buon cinema anche all'interno dello snobbato genere pornografico.
Questa volta assistiamo agli exploits erotici di un gruppetto di ragazzini in un collegio religioso. Incuranti delle noiose e ipocrite prediche del prete che cerca di controllarli ogni momento, essi si danno al sesso con gioia e naturalezza, sia tra di loro sia con cuochi e giardinieri. Potrebbe sembrare stupido prendere sul serio un film porno, ma qui ci sta anche un chiaro messaggio. Cadinot satireggia la repressione sessuale della Chiesa mostrando i preti che perseguitano la sessualità dei loro giovani nel vano sforzo di rimuovere i loro inconfessabili desideri. Illuminante, da questo punto di vista, è la scena in cui il prete voyeur spia, tra lo scandalizzato e l'eccitato, i ragazzi nudi che fanno il bagno e si scambiano tenerezze. Al di là dell'indubbio potenziale erotico che una scena simile può avere, resta il fatto che il cinema di Cadinot si pone come una sorta di militanza gay, come lui stesso ha ammesso: "In un certo senso è stata la mia prima forma di attivismo gay quella di illustrare le nostre storie sessuali". Militanza gay, ma anche autoterapia che va a riflettere sulla propria esperienza personale: la religione cattolica è una realtà da esorcizzare, un retaggio dell'infanzia che ritornerà in molti altri suoi film.
Pornografia "adulta", quindi, ma non per questo noiosa o poco eccitante. Il sesso è spettacolare, gli attori stupendi. La scena della seduzione del giardiniere è davvero superlativa ed è un vero peccato che il bellissimo Boris Brunov non abbia più fatto nessun altro film. E poi le scene all'aperto, costruite con una libertà e una naturalezza davvero sorprendenti....
Consiglio Sacré collège! davvero a tutti gli amanti del porno, soprattutto a quelli che lo preferiscono ben confezionato e con delle storie da raccontare. Non ve ne pentirete!
Regia: Jean-Daniel Cadinot
Interpreti: Guy Bourgeois, Samson Carry, Alexandre del Faro, Arnaud Monastier, Terry Lange, Laurent Girard, Borys Brunof, Frédéric Christopher, Mike Lee
Eccomi di nuovo a scrivere di Cadinot, del suo porno particolarissimo e inconfondibile. Sacré collège! offre tutti i consueti marchi di fabbrica dell'autore: ragazzi giovanissimi, sesso a volontà ora violento ora tenero, fotografia curata e belle ambientazioni.
Non è all'altezza di Les minets sauvages, di cui ho già parlato, ma è comunque un ottimo esempio di come si possa fare del buon cinema anche all'interno dello snobbato genere pornografico.
Questa volta assistiamo agli exploits erotici di un gruppetto di ragazzini in un collegio religioso. Incuranti delle noiose e ipocrite prediche del prete che cerca di controllarli ogni momento, essi si danno al sesso con gioia e naturalezza, sia tra di loro sia con cuochi e giardinieri. Potrebbe sembrare stupido prendere sul serio un film porno, ma qui ci sta anche un chiaro messaggio. Cadinot satireggia la repressione sessuale della Chiesa mostrando i preti che perseguitano la sessualità dei loro giovani nel vano sforzo di rimuovere i loro inconfessabili desideri. Illuminante, da questo punto di vista, è la scena in cui il prete voyeur spia, tra lo scandalizzato e l'eccitato, i ragazzi nudi che fanno il bagno e si scambiano tenerezze. Al di là dell'indubbio potenziale erotico che una scena simile può avere, resta il fatto che il cinema di Cadinot si pone come una sorta di militanza gay, come lui stesso ha ammesso: "In un certo senso è stata la mia prima forma di attivismo gay quella di illustrare le nostre storie sessuali". Militanza gay, ma anche autoterapia che va a riflettere sulla propria esperienza personale: la religione cattolica è una realtà da esorcizzare, un retaggio dell'infanzia che ritornerà in molti altri suoi film.
Pornografia "adulta", quindi, ma non per questo noiosa o poco eccitante. Il sesso è spettacolare, gli attori stupendi. La scena della seduzione del giardiniere è davvero superlativa ed è un vero peccato che il bellissimo Boris Brunov non abbia più fatto nessun altro film. E poi le scene all'aperto, costruite con una libertà e una naturalezza davvero sorprendenti....
Consiglio Sacré collège! davvero a tutti gli amanti del porno, soprattutto a quelli che lo preferiscono ben confezionato e con delle storie da raccontare. Non ve ne pentirete!
venerdì 4 gennaio 2008
Les minets sauvages
Francia, 1984
Regia: Jean-Daniel Cadinot
Interpreti: Didier Hamel, Jean Louis Vaissieres, Luigi di Como, Gerard Mandrin, Patrick Seigneur, Pierre Bruisson, Jonathan Levy, Omar Salam, Jacques DeRives, Cristol Lighthouse, Gerard Nemour, Jean-Michel Senecal
Inizio le mie recensioni con un film di cui ho un ricordo piacevolissimo e nostalgico, dal momento che è stato il primo porno che abbia mai visto. E davvero non potevo scegliere di meglio, perchè è indubbiamente uno dei capolavori indiscussi del genere. Quando si pensa al porno l'immagine che ci si dipinge in testa è quasi sempre la stessa: scene di sesso incollate una all'altra, riprese semiamatoriali, recitazione e trama inesistente. Questo film mi ha fatto capire che anche il porno poteva ambire ad un posto legittimo nella storia del cinema, che anche il porno poteva elevarsi a ARTE.
Il regista è il famigerato Jean-Daniel Cadinot, famoso appunto per il suo approccio decisamente anticonvenzionale al genere. La sua è una sorta di pornografia d'autore, sempre molto curata dal punto di vista visivo e che non disdegna di raccontare storie e di proporre contenuti, anche duri, con una raffinatezza e una leggerezza ineguagliabili.
Les minets sauvages è uno dei suoi film più famosi, e ci mostra la vita di un gruppo di ragazzi in un riformatorio fuori Parigi. Già la location è fantastica, una villa neogotica circondata da un ampio parco che potrebbe rappresentare un'illusione di libertà contraddetta dal claustrofobico dormitorio, dove si consuma la prima, traumatica, violenza sessuale subita da un tenero ragazzo appena arrivato. Nel riformatorio la sottomissione e la tenerezza, la violenza e l'amore si intrecciano inestricabilmente. Questi bellissimi giovani fanno sesso, tanto sesso, con una naturalezza e una passione tale da farci dimenticare il loro essere pornoattori. Questa è una caratteristica importante del cinema di Cadinot. Non sembra importante la prestazione, ma il piacere. In questo film non troverete mai cum-shots forzati e attori che fanno sesso come pezzi di legno.
Naturalmente l'enfasi è tutta sul sesso. Perchè il cinema di Cadinot è sì pornografia d'autore, ma è pur sempre pornografia. La diversità sta tutta nell'atmosfera che riesce a creare. Les minets sauvages è un film molto eccitante, il sesso è grandioso e le scene hard si susseguono mostrandoci orge, stupri, sesso orale, anale, all'aperto e all'interno, fatto con tenerezza o con foga bestiale. Gli attori sono bellissimi, giovanissimi, un piacere per gli occhi vederli perdere i vestiti. Oltre a questo, Les minets sauvages ci dona un piacere estetico che difficilmente si trova nel porno. Il cinefilo si trova ad analizzare le inquadrature, ad apprezzare i chiaroscuri.
Guardate Les minets sauvages. Guardatelo se vi piace il porno e guardatelo se vi piace il buon cinema. Guardatelo se siete gay e guardatelo anche se siete etero. Vi basta solo allargare la mente. E non ragionare per cliché.
Regia: Jean-Daniel Cadinot
Interpreti: Didier Hamel, Jean Louis Vaissieres, Luigi di Como, Gerard Mandrin, Patrick Seigneur, Pierre Bruisson, Jonathan Levy, Omar Salam, Jacques DeRives, Cristol Lighthouse, Gerard Nemour, Jean-Michel Senecal
Inizio le mie recensioni con un film di cui ho un ricordo piacevolissimo e nostalgico, dal momento che è stato il primo porno che abbia mai visto. E davvero non potevo scegliere di meglio, perchè è indubbiamente uno dei capolavori indiscussi del genere. Quando si pensa al porno l'immagine che ci si dipinge in testa è quasi sempre la stessa: scene di sesso incollate una all'altra, riprese semiamatoriali, recitazione e trama inesistente. Questo film mi ha fatto capire che anche il porno poteva ambire ad un posto legittimo nella storia del cinema, che anche il porno poteva elevarsi a ARTE.
Il regista è il famigerato Jean-Daniel Cadinot, famoso appunto per il suo approccio decisamente anticonvenzionale al genere. La sua è una sorta di pornografia d'autore, sempre molto curata dal punto di vista visivo e che non disdegna di raccontare storie e di proporre contenuti, anche duri, con una raffinatezza e una leggerezza ineguagliabili.
Les minets sauvages è uno dei suoi film più famosi, e ci mostra la vita di un gruppo di ragazzi in un riformatorio fuori Parigi. Già la location è fantastica, una villa neogotica circondata da un ampio parco che potrebbe rappresentare un'illusione di libertà contraddetta dal claustrofobico dormitorio, dove si consuma la prima, traumatica, violenza sessuale subita da un tenero ragazzo appena arrivato. Nel riformatorio la sottomissione e la tenerezza, la violenza e l'amore si intrecciano inestricabilmente. Questi bellissimi giovani fanno sesso, tanto sesso, con una naturalezza e una passione tale da farci dimenticare il loro essere pornoattori. Questa è una caratteristica importante del cinema di Cadinot. Non sembra importante la prestazione, ma il piacere. In questo film non troverete mai cum-shots forzati e attori che fanno sesso come pezzi di legno.
Naturalmente l'enfasi è tutta sul sesso. Perchè il cinema di Cadinot è sì pornografia d'autore, ma è pur sempre pornografia. La diversità sta tutta nell'atmosfera che riesce a creare. Les minets sauvages è un film molto eccitante, il sesso è grandioso e le scene hard si susseguono mostrandoci orge, stupri, sesso orale, anale, all'aperto e all'interno, fatto con tenerezza o con foga bestiale. Gli attori sono bellissimi, giovanissimi, un piacere per gli occhi vederli perdere i vestiti. Oltre a questo, Les minets sauvages ci dona un piacere estetico che difficilmente si trova nel porno. Il cinefilo si trova ad analizzare le inquadrature, ad apprezzare i chiaroscuri.
Guardate Les minets sauvages. Guardatelo se vi piace il porno e guardatelo se vi piace il buon cinema. Guardatelo se siete gay e guardatelo anche se siete etero. Vi basta solo allargare la mente. E non ragionare per cliché.
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